Trascorso quasi un anno dall’ultima volta che ho scritto sul blog torno ad aprire le finestre di questo posto, che cambia leggermente aspetto e forse funzione: per le segnalazioni degli incontri ci sono ormai soprattutto i social, o il buon vecchio passaparola, ma se sono qui è perché mi mancava una stanza tutta per me. Vediamo che ne viene fuori.
blabla
Gli anni al contrario, Bruxelles e Liegi
Mercoledì 8 marzo 2017, alle 19:00, all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (Rue de Livourne, 38) parleremo degli Anni al contrario, con Mariarosa Bricchi. Ingresso libero. L’incontro fa parte della rassegna Storie italiane – voci di romanzo (qui il programma completo).
Il giorno dopo invece sarò a Liegi:
LA FONDAZIONE EURITALIA È LIETA DI INVITARVI ALL’INCONTRO CON NADIA TERRANOVA
Presentazione del libro Gli anni al contrario (Einaudi) vincitore del premio Bagutta Opera Prima 2016
Moderatore: Domenico Simone
Maison de la Presse, Ville de Liège | giovedì 9 marzo, ore 18:30
Iniziativa promossa dalla Fondazione Euritalia (Liegi) e dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Nell’ambito della rassegna “Paesaggio Italiano”.
Faccia a faccia con Benedizione, di Kent Haruf
Giovedì 19 gennaio 2017, ore 19.15
Libreria Altroquando
Via del Governo Vecchio, 82/83 – Roma
L’ingresso è libero
www.ilibrintesta.it
Quando un anno fa uscii dalla libreria sprofondato nell’incipit di Benedizione, camminai fino a un piccolo parco, mi sistemai comodo su una panchina e continuai la lettura. Dopo un’ora ero ancora seduto là: senza accorgermene ero arrivato a un terzo del libro. Non avevo mai sentito nominare Kent Haruf, il nome che campeggiava sulla copertina. Strano, mi dissi. Uno che non ha nulla di moderno, che scrive nel solco del realismo tragico di Hemingway, che racconta storie senza tempo somiglianti ad antiche parabole bibliche, in pratica ciò di cui ero sempre andato a caccia tra i sentieri di quel genere di letteratura americana che va da Steinbeck a McCarthy. D’altro canto, negli ultimi tempi, guardando alla narrativa proveniente dagli Stati Uniti, mi ero abituato a delle incredibili quanto tardive scoperte (emblematico il caso di Stoner di John Williams). Autori completamente dimenticati, o ingiustamente trascurati, erano diventati dei clamorosi successi editoriali. Insomma, capii abbastanza presto che l’editore NN, nel pubblicare Haruf, aveva fatto un colpaccio. Ancor più quando mi resi conto che Benedizione era parte della cosiddetta Trilogia della pianura, che comprendeva altri due romanzi, Canto della pianura e Crepuscolo, e che tutti e tre sarebbero stati tradotti e pubblicati in Italia. Fu così che feci la conoscenza col vecchio Dad Lewis, il protagonista di Benedizione, che si prepara a trascorrere l’ultima estate della sua vita cercando di chiudere i conti col passato, con la campagna piatta e immota di Holt, la cittadina del Colorado in cui sono ambientati tutti i romanzi di Haruf, con le camicie di flanella sudate sotto al sole e con i neri steli di granturco gelati dall’inverno, con i locali desolati in cui si servono bistecca e pesce fritto, con l’incurabile silenzio di una terra ammaliante, ipnotica, così potentemente letteraria, in cui i destini degli uomini sembrano sussurrati nel vento.
Andrea Pomella
Due appuntamenti messinesi
Oggi alle 18.00 alla libreria Feltrinelli presento Un bene al mondo di Andrea Bajani, Einaudi (ne avevo scritto qui).
Mercoledì invece da Colapesce parliamo di Natalia Ginzburg.
Piccoli Maestri al Baobab
I Piccoli Maestri saranno a Baobab, lunedì 25 luglio, dalle 19 in via Cupa, proprio dietro la stazione Tiburtinaper una maratona di lettura.
Ci hanno chiamato i volontari del Baobab Experience (https://www.facebook.com/BaobabExperience/?ref=ts&fref=ts), che da un anno accolgono i migranti in uno spazio minuscolo e non attrezzato. Hanno bisogno di attenzione, che si parli di questo posto che non ce la fa più. Una tendopoli di fortuna, materassi donati, la strada, non permettono di vivere decentemente.
Chiedono alle istituzioni una sede adeguata, dove continuare a fare il loro lavoro, un luogo fisico dove poter accogliere con dignità e rispetto questa gente che lascia o fugge dai paesi d’origine e si ritrova addosso un carico di sofferenze già duro da portare.
Ribadiamo anche noi la richiesta: il rispetto per gli esseri umani è rispetto per se stessi.
Noi ci saremo, con le parole degli altri, degli scrittori e le scrittrici che amiamo. Come facciamo ormai da anni: leggiamo, per tenere viva l’attenzione, per divertirci, perché questo è il nostro modo di stare nel mondo e renderlo un po’ meno faticoso.
https://www.facebook.com/events/1034291990017257/