Con pazienza e curiosità.
Trovare piccole perle come il delicato Anarchia per erbe bollite di Paolo Cossi, edito da Lavieri, che oltre ad avere dei bellissimi disegni mi apre tutto un mondo sul poeta Federico Tavan.
Ficcarsi dentro a una presentazione per seguire una faccia non qualunque che risponde al nome di Alessio Arena e scoprire un ragazzo esile e esilarante che sospetto scriva benissimo. L’incipit di Il mio cuore è un mandarino acerbo edito da Zona conferma.
E ancora: il libro necessario di Pino Nazio.
Boopen che chiede gli autografi ai lettori anziché agli scrittori.
Chiacchierare a lungo con il mio non-editore preferito.
Riempire le borse grazie agli sconti da Keller, Zandonai, La Giuntina e Perdisa Pop. E molto altro che ora se ne sta lì, impilato sul divano sotto forma di un libro sull’altro.
Non volersene andare più.
Avere, alla fine della fiera, parecchio da scrivere e da lavorare. Ma questa è un’altra storia, di cui spero di parlarvi a breve.

… di cui spero di leggere a breve sul tuo blog che è una meraviglia.
pat
:*